I lieviti conservati a 4°C sotto forma liofilizzata si mantengono generalmente vitali per alcuni anni. In queste condizioni il problema dell’instabilità genetica appare indubbiamente quasi insignificante. I ceppi di lievito liofilizzati devono essere rivitalizzati al momento dell’uso. Allo scopo di ridurre la mortalità delle cellule, il congelamento della biomassa di lievito, prima delle procedure di essiccamento sotto vuoto, deve essere condotto molto rapidamente (es. utilizzando azoto liquido a – 196 °C o, in alternativa, un congelatore a – 80°C).

La Collezione DBVPG può preparare su richiesta stock di ampolle contenenti colture di lievito sotto forma liofilizzata. Queste possono essere sia conservate presso la Collezione DBVPG o, su richiesta, inviate al depositante.

Concetti di base

Allo scopo di evitare stress osmotici, le cellule di lievito disidratate devono essere rivitalizzate utilizzando idonei terreni di coltura. Nel complesso, la procedura di rivitalizzazione garantisce una buona vitalità delle colture disidratate. Dopo tale procedura, le cellule di lievito devono essere nuovamente isolate tramite strisciamento sulla superficie di un terreno di coltura agarizzato (es. YEPG agar).

Terreni di coltura e procedura

Lavorando in sterilità (cappa a flusso laminare):

• prendere un’ampolla contenente la coltura disidratata e rompere la parte superiore, rimuovendo asetticamente il tappo di cotone sterile inserito
• introdurre 0,5 ml circa di YEPG broth (estratto di lievito 10 g/l, peptone 10 g/l, glucosio 20 g/l) dentro all’ampolla utilizzando una pipetta Pasteur e miscelare con cura
• dopo alcuni minuti, trasferire la sospensione cellulare dentro una provetta contenente 5 ml dello stesso terreno di coltura ed incubare a 25°C per 2-5 giorni, in agitazione. Nel caso di rivitalizzazione di lieviti psicrofili, l’incubazione deve essere fatta a 10-15°C per 1-2 settimane
• verificare periodicamente la presenza di sviluppo nella provetta
• dopo lo sviluppo, strisciare la coltura rivitalizzata sulla superficie di un terreno di coltura agarizzato (es. YEPG agar) ed incubare le piastre Petri nelle stesse condizioni sopra riportate.