LA BANCA DEL GENOMA DELLA RAZZA CHIANINA ALLEVATA IN UMBRIA
In una società sempre più attenta all’origine e alle caratteristiche dei prodotti che consuma ed in un contesto zootecnico fortemente indirizzato verso l’intensivizzazione, con la conseguente immissione nel mercato di prodotti standardizzati, nasce l’esigenza di promuovere attività, quali quelle basate sullo studio degli acidi nucleici, che permettano una corretta ed univoca identificazione degli animali e che assicurino la tracciabilità dei prodotti. Le metodiche concernenti lo studio molecolare, possono inoltre essere utilizzate per avere indicazioni precise sulla parentela fra individui, sui livelli di consanguinetà delle popolazioni e sulla salvaguardia del germoplasma; permettono, inoltre, di superare i problemi relativi alla selezione, fornendo gli strumenti per analizzare la variabilità genetica quantitativa direttamente a livello del DNA.
Tutti i fattori precedentemente menzionati portano a considerare l’importanza delle banche del genoma, costituite da campioni di DNA, in particolare degli animali che interessano le produzioni zootecniche. Tali motivi hanno indotto la Regione dell’Umbria, in collaborazione con l’A.N.A.B.I.C. (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne), il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria e l’Unità di Ricerca di Scienze Zootecniche del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (DSA3) dell’Università degli Studi di Perugia, a prendere in considerazione l’opportunità di creare una banca del genoma per la razza Chianina allevata in Umbria. Tale razza, unitamente alle altre razze bianche italiane da carne, sta assumendo, specialmente negli ultimi decenni, una sempre maggiore importanza per la produzione di carne bovina di qualità; infatti, alla luce delle vicende sanitarie che hanno interessato il settore, la carne prodotta da bovini di razza Chianina è tutt’ora oggetto di forte domanda da parte del mercato, in particolar modo nel centro Italia. I prezzi hanno pertanto subito un rialzo e ciò ha conferito alla razza una maggiore redditività.
Il programma di formazione della banca del genoma ha previsto, nell’arco di più anni, l’effettuazione di oltre 3.600 estrazioni di DNA; più precisamente la raccolta dei campioni è stata effettuata su vacche e tori, presenti in allevamenti umbri e tutti iscritti al Libro Genealogico. Particolare attenzione è rivolta ai riproduttori, poiché possedere copie del loro DNA permetterà, in futuro, di risolvere problemi relativi alla tracciabilità o al riconoscimento di paternità dei loro discendenti.
Ricadute applicative: la costituzione di una banca del genoma, che mette a disposizione un così elevato numero di campioni di DNA, rappresenta senza dubbio il primo passo per intraprendere uno studio, su base molecolare, volto alla tipizzazione della razza Chianina. Sarà infatti possibile effettuare indagini basate sull’impiego di marcatori molecolari volte all’individuazioni di alleli favorevoli; allo stesso modo i campioni di DNA potranno essere utilizzati per ogni altro tipo di screening genetico volto all’individuazione di geni utili o deleteri per il processo di miglioramento genetico. Tali informazioni potranno poi essere utilizzate per le scelte selettive, unitamente ai dati provenienti dai metodi tradizionali di selezione, di tipo quantitativo.
L’iniziativa sopra illustrata costituisce, sicuramente, una realtà unica nell’ambito zootecnico. Non sono riportate infatti in letteratura iniziative analoghe, particolarmente per quanto riguarda la numerosità dei campioni stoccati.
Il gruppo di ricerca di Genetica animale del DSA3 ha peraltro già intrapreso da anni delle attività di ricerca, basate sull’impiego dei campioni di DNA stoccati all’interno della Zoobanca , volte alla tipizzazione della razza Chianina nell’ottica della sua salvaguardia e della valorizzazione delle sue produzioni alimentari.
I soggetti depositari della Zoobanca ribadiscono, a tal proposito, la propria disponibilità ad ogni tipo di collaborazione scientifica con Enti o Istituzioni interessate all’utilizzo dei campioni stoccati, consentendo così di eliminare la costosa e laboriosa fase del reperimento dei campioni biologici.
BIOBANCA OVINI E CAPRINI
Su mandato dell’Associazione Nazionale della Pastorizia (Asso.Na.Pa), l’ente nazionale che presiede al miglioramento genetico delle razze ovine e caprine italiane, l’UR di Scienze Zootecniche conserva campioni sangue e DNA degli arieti delle razze da carne Appenninica e Merinizzata italiana che hanno partecipato alle prove di Performance test che si sono svolte negli anni e delle altre due razze derivate merine italiane Gentile di Puglia e Sopravissana. A questi si aggiungono campioni di sangue di 8 tipi genetici italiani i cui genotipi sono stati conferiti all’Italian Goat Consortium (IGC) per un progetto di collaborazione fra Università italiane per lo studio delle biodiversità caprina in Italia.
Prospetto del materiale biologico conservato dalla UR di Scienze Zootecniche del DSA3
Specie |
TG/TGA/TGAA |
Tipo |
Numero |
Numero |
Numero |
BOVINA |
TG (CHIANINA) |
DNA |
3662 |
908 |
2754 |
OVINA |
TG* |
DNA |
418 |
118 |
300 |
OVINA |
TG* |
SANGUE |
894 |
894 |
0 |
BOVINA |
TG (MARCHIGIANA) |
DNA |
3200 |
1800 |
1400 |
CAPRINA |
TG /TGA/TGAA** |
SANGUE |
321 |
- |
- |
TG*(Appenninica, Merinizzata Italiana, Sopravissana, Gentile di Puglia)
TG*(Garganica); TGAA**(Grigia ciociara, Bianca Monticellana, Capestrina, Fulva del Lazio, Facciuta della Valnerina, Teramana, Grigia molisana)